I collegamenti reciproci
Non è più un segreto i collegamenti reciproci non sono più visti di buon occhio da Google, anzi i collegamenti reciproci possono portare a gravi penalità. Una volta il collegamento reciproco era utilizzato per aumentare il PageRank, per molto tempo il collegamento reciproco è stato alla base di molte strategie SEO.
Purtroppo anzi per meglio dire “per fortuna” questo sistema non è più attuabile. Google ha apportato interessanti cambiamenti al suo algoritmo, se un link back (Collegamento al proprio sito) è fatto solo allo scopo di aumentare il numero dei link in ingresso ora Google se ne accorge e penalizza il tuo sito. Un comportamento quasi umano, nessuno vuole essere preso in giro.
Link spontanei sono ben graditi
Attenzione non vorrei essere frainteso i link spontanei che rimandano al proprio sito sono ben graditi da parte di Google e da parte di tutti gli altri motori di ricerca, tutt’ora il link back è uno dei più importanti sistemi per il calcolo del PageRank e sono di vitale importanza per essere primi su google e primi nei motori di ricerca. tuttavia un abuso o un uso illecito di questa strategia vi può far perdere parecchi punti nelle ricerche organiche fino a penalizzarvi e nei casi più gravi ad essere inseriti nella sand box.
Collegamenti Reciproci | Reciprocal Links
Questa cambiamento di direzione è stato una rivoluzione, originariamente Google vedeva i collegamenti reciproci come una parte importante del proprio algoritmo nella valutazione del PageRank, alcune società avevano fatto del collegamento reciproco un vero e proprio business, chiedendo anche cifre spropositare per un link al proprio sito – PAZZESCO -.
Mamma G ha deciso di debellare questo ingiusto business. Con questa mossa Google tende a premiare solo i contenuti di qualità, quelli che attraggono link disinteressati. Oggi gli spider di Google hanno un compito in più, quello individuare lo scambio di link fraudolenti per promuovere in modo ingiustificato una sito o una semplice pagina, oltre che quello di individuare i contenuti copiati.
Reciprocal Links
E se qualcuno pensa di fare il furbetto deve sapere che l’algoritmo di Google è in grado perfettamente di stanare anche i collegamenti a tre vie (ovvero il gioco delle scatole cinesi, es: link dal sito A che rimanda al sito B, sito B che collega (linka) al sito C, sito C che collega di nuovo al sito A). Sinceramente non ho testato i collegamenti a 4 vie, ma penso che gli spider di Google siano più che preparati anche a questa evenienza. Riassumendo le strategie basate sui collegamenti reciproci NON sono più valide anzi sono dannose. Una buona strategia per essere primi su google è e rimane sempre quella di concentrarsi sulla realizzazione di testi genuini, con contenuti di qualità e assolutamente non copiati.
Ricordate: se un articolo è valido sarà la rete per prima a decretare il suo successo.